sabato 25 settembre 2010

Seminario a Stockholm

Cari lettori, ritorno a scrivere qualcosa dopo una piccola parentesi in quel di Stoccolma.
In questi giorni sono stato a Stoccolma per un seminario introduttivo su cosa sia l´EVS, sulla Svezia e gli Svedesi. Ho preso i miei due pullman e un treno per raggiungere Stockholm, arrivando in tarda mattinata all´hotel, una specie di pensione per missionari sull´isola di Lidingo.
Giunti lí facciamo conoscenza con gli altri partecipanti al corso (14 persone in tutto), provenienti da tutta Europa.
Só giá che nelle vostre teste state pensando se c´era .... (parola di 4 lettere), ovviamente c´era ma tutte giá occupate!
Tornando al seminario inizio con il dire che é stato interessante, fatto in modo teorico e pratico, ovviamente si vede sempre la mano dell´organizzazione svedese (arrivo in hotel e consegna immediata di busta con programma e partecipanti, tessera per la mensa e chiavi della camera), precisa e puntuale come al solito.
Il nostro professore TornBjörn (ribattezzato da me Turbion) é uno svedese del nord (piccoli villaggi in mezzo alla foresta) e quindi molto diverso da quelli della cittá (molto loquaci, se cosí si puó dire), comunque ci ha messo a nostro agio e ci ha fatto capire quali siamo le problematiche da affrontare durante la nostra permanenza e tutte le varie fasi del nostro percorso in terra svedese (prepartenza, welcome, fase di conoscenza, fase critica, nuove sfide, ritorno a casa, etc.).
La cosa peró piú emozionante é stato il compito che ci ha dato dal titolo "Conosciamo e osserviamo gli svedesi", dopo essere stato all´Agenzia Nazionale di Stoccolma (quella che caccia li sordi!) per una breve discussione sui diritti e sui doveri dei volontari, abbiamo dovuto scegliere un posto della cittá e stare lí a guardare le persone passare per 1 ora e riflettere il giorno dopo su quali siamo state le emozioni provate.
Non male vero, ma non é niente in confronto alla High Ropes, una percorso sugli alberi a circa 8 metri di altezza legato a delle funi in tutta sicurezza.
Dopo la spiegazione sull´imbragatura (vedi foto sopra), siamo stati divisi in coppie (una persona faceva il percorso e l´altra la incitava dal basso) e siamo andati all´inizio del percorso per capire meglio cosa dovevamo fare.
Il percorso consisteva nel salire una breve scala, aggrapparsi a dei gangi posti sull´albero e arrivare in cima su una piattaforma, dopo dovevi camminare su una fune aiutandoti con le mani su un´altra corda e arrivare all´altra piattaforma, qui c´era una trave e dovevi camminarci sopra e arrivare alla nuova piattaforma, poi camminare su un´altra fune e aiutandoti con delle corde mobili arrivando all´ultima piattaforma dove ti lanciavi verso il vuoto in mezzo a degli alberi.
Scalata sull´albero
Prima pezzo sulla fune 
Secondo pezzo in equilibrio sulla trave 
Terzo pezzo sulla fune
Lancio finale alla Tarzan
Arrivo finale
Detto cosí non rendo forse bene l´idea di quanto sia difficile, non tanto per il percorso, ma le emozioni di paura, entusiasmo, etc. che ti prende in quel momento e lí capisci che devi cercare di controllarle per arrivare alla fine (appena ho qualche foto le metto per farvi capire meglio).
Tutto sommato e pensandoci a freddo é stata un gran bella esperienza la High Ropes!
Passo a parlarvi brevemente di Stoccolma cittá, per quel poco che ho potuto vedere non mi ha suscitato una particolare emozione.
Stockholm é formata da 14 isolette collegate fra loro da ponti, tunnel e cavalcavia, immersa tra acqua, verde, palazzi antichi, palazzoni tipo bronx, raffinerie al porto e strade con un pó di traffico (nulla paragonato a Milano).
La sera ci sono molti locali a Gamla Stan (l´isoletta centrale cuore della cittá), molti ristoranti e pub in quanto zona turistica per via del Palazzo Reale, del Duomo e dell´Accademia dei Nobel.
Ho visto il cambio della guardia al Palazzo Reale (nulla di particolarmente emozionante), poi sono stato anche nel quartiere di Soderman (a sud della cittá), dove esiste questo famosa zona chiamata SoFo, una sorta di quadrilatero  della moda e della musica alternativa chiamato cosí in onore del quartiere americano di New York SoHo (anche qua nulla di eccezionale).
Alla sera siamo stati in un paio di locali con musica acustica dal vivo, mi sono preso un paio di Guinness  (devo dire assolutamente che il gusto é come quello provato a Dublino, non come in Italia) e fatto qualche foto.
Ok adesso vado a ritirare il bucato che ormai sará pronto!
Saluti e alla prossima

3 commenti:

  1. mi sà che sei l'unico che in Svezia non è ancora riuscito a trovare una ragazza BIONDA!!!!!!!!!!!!

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  2. ciaoooooooooo volpe di uno svedese!!!!!!!!!
    ah sei bravo solo te a fare l'esperienza-High Ropes!!!!!! e c'era bisogno di andare fino in Svezia a Motale?? ma lo sai che ce l'abbiamo a qui a 2 passi il Parco-Avventura di Rescaldina??? ;-)))) certo magari non c'erano tutti quegli alberi con cui poi fanno i mobili Ikea, xò il brivido di buttarsi lo provi anche lì!!! Ah sì eh!!!!!!! ;-)
    ma in che senso il bucato sarà pronto? come fa ad asciugare con -15 gradi??? aaahhh avete l'asciugatrice??? ;-)
    bè ma se di bionde non ce ne sono...ti conviene tornare presto, xè da quello che scrivi allora...ce ne sono di più qua in Italia!!!
    cmq...oltre a te sugli alberi metti anche una foto di GagliAlexander che voglio vedere com'è!!!!!!!!!!!!!
    Ma invece il corso di svedese quando lo iniziate?? e soprattutto...ma quando inizi a LAVORARE??????????????????????
    Ciao, buona Guinness svedese!!!!!!!
    ;-))))

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  3. Listen please!!! A rescaldina ci sará al massimo una discarica trasformata in parco, non penso che sia come Stoccolma o come il resto della Svezia che dove ti giri hai solo verde, fiumi e laghi.
    Devi sapere che dove abito abbiamo 4 lavatrici giganti, 2 asciugatrici e 2 stanze per mettere la biancheria ad asciugare con una ventola ad aria calda.
    Di bionde ce ne sono eccome, l´unica cosa é che forse sono un pó piccole per me ... e quando dico piccole sono piccole, non só se mi spiego!!!
    Il corso di svedese lo inizio domani e penso che andrá avanti per circa 2 o 3 mesi (se non ho capito male ho anche un brasiliano in classe).
    A lavorare non ci penso proprio!!!
    Fammi godere un pó questo periodo di vacanza, per tornare a caricare la carta igienica all´iper ho ancora tempo.

    Bye

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